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Dialogo sotto le bombe
Ma chi era Sergio Vieira de Mello? Nato a Rio de Janeiro nel 1948, da papà diplomatico, aveva studiato alla Sorbona di Parigi, intraprendendo la carriera alle Nazioni Unite nel 1969 inizialmente alla sede di Ginevra come Alto funzionario delle Nazioni Unite per i rifugiati. Una carica che ricoprirà fino al 2002.
Scrive a soli 18 anni: “Una società moderna ha bisogno di fraternità per governare i rapporti sociali complessi, soprattutto per quanto concerne il dominio economico, e per mantenere un equilibrio costruito sulla pace e la comprensione e non sul terrore”. Un impegno che sembra scorrere nelle sue vene di giovane, idealista e impegnato, e che fa calare completamente nella realtà che vive e nel suo lavoro con i rifugiati del Bangladesh nel 1971, con quelli di Cipro nel 1974 dopo l’invasione turca, negli anni settanta della guerra civile nel Mozambico che chiede l’indipendenza dal Portogallo e con i rifugiati della Cambogia. Unico ad essere ammesso a discutere con i Khmer rossi accusati del genocidio di 2,5 milioni di persone.
Negli anni ’90, tante ed altre ancora le operazioni a cui prende parte: per la rimozione delle mine antiuomo in Cambogia e Jugoslavia, nel trattare la questione dei rifugiati (i boat people, ndr.) a Hong Kong e come inviato speciale delle Nazioni Unite in Kosovo. Nel 2002 assume la carica a Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e nel maggio 2003 è rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite in Iraq. Il suo ultimo incarico. Più volte menzionato come possibile candidato a Segretario Generale delle Nazioni Unite Sergio Vieira de Mello è stato anche fondatore di due importanti agenzie: il Progetto educativo delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHRP), parte del programma UN- Habitat con sede a Nairobi, in Kenya, e il Programma delle Nazioni Unite per il diritto alla casa (UNHREP).