Workshop
Il viaggio di 5 studenti. Around Europe
Sulle macerie delle due guerre mondiali sono nati i prodromi di un sogno di unificazione, di una storia plurale che può farsi comune, di un percorso coraggioso che attraverso la cessione di sovranità politica esalti i valori del perdono, della pace, della condivisione.
Tale è stato il senso del viaggio compiuto da 5 studenti di Sophia – Davide Penna, Luciana Borba, Ramy Boulos, Maria Hsu, Cécile Hedon – nel mese di agosto, insieme alla troupe televisiva di un giovane regista italiano, Antonio Castaldo, e con l’incentivo dell’associazione culturale “Verso l’Europa”, di Arezzo, che lavora costantemente per la riscoperta dei valori che stanno alla base del progetto europeo.
Varie e significative le tappe del viaggio. Sarajevo, la “Gerusalemme d’Europa”, sede d’incontro di popoli e confessioni religiose diversi e teatro dell’ultima sanguinosa guerra etnica del ‘900. Varsavia, con la visita impressionante al ghetto ebraico e il racconto di storie che dicono come uno sguardo non pacificato al passato non possa generare ottimismo verso il futuro. La Collina delle croci in Lituania: 6000 simboli del confronto tra politica e uno spirito religioso perseguitato, proibito; oggi ricordano che la fede di un popolo ha “lavorato” a favore della conciliazione e della speranza. Berlino, città del muro di divisione tra Est ed Ovest, dal 1989 luogo di integrazione, di riavvicinamento tra popoli storicamente divisi che scoprono un nuovo rapporto e una nuova storia comune; visita significativa nel ripensare al senso dell’accoglienza e della riconciliazione.
Infine, dopo aver già percorso 7000 chilometri, ancora tre tappe in Francia: a Notre Dame du Haut si incontrano le radici cristiane e la ricerca di nuove vie di trascendenza attraverso il linguaggio universale della bellezza: colori, luci, il “rumore” del silenzio nutrono l’interiorità ed esaltano il senso della propria umanità nell’andare oltre se stessi. Il giorno successivo a Verdun, sede di una tra le battaglie più sanguinose (oltre un milione di morti) e inutili della prima guerra mondiale. Molto toccante la visita dell’ossario e del cimitero: si può apprezzare come il ricordo di una simile tragedia, mediato dalla bellezza del luogo, promuova la pace e la fraternità tra popoli ieri nemici. Terza tappa francese, Strasburgo in Alsazia, regione simbolo del confronto franco-tedesco nel XX secolo. In città si sono insediate la sede del Consiglio d’Europa e il Parlamento europeo, che rappresentano la cultura dell’incontro e il senso della costruzione unitaria tra nazioni diverse.
Più di mille commenti vale il post su Facebook che è girato, a conclusione, tra i partecipanti al viaggio: “La sensazione è che l’Europa non si rifà ad uno spirito del passato, ma rappresenta soprattutto una scelta che riguarda il futuro. Un futuro che deve valorizzare la diversità nella consapevole ricerca dell’unità. Around Europe”.
Fonte: www.iu-sophia.org