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Economia di Comunione in Guatemala: l’impresa come una famiglia
Il 26 novembre il corso ha tenuto un open day invitando quanti potevano esserne interessati ad una ‘colazione di fine anno’, tipica di questi Paesi, con dei sapori caratteristici di mais e fagioli. Vi hanno partecipato 40 persone. L’ospite d’onore era Maria Luisa Altamirano del Messico, che ha condiviso la sua esperienza di imprenditrice suscitando domande e approcci tra i partecipanti. Oltre ai corsisti, ha preso la parola anche l’imprenditore brasiliano Ismael Yos, che aveva fatto il medesimo corso in Brasile.
Fra le testimonianze, toccante il racconto dell’architetto guatemalteco Jorge Mario Contreras. Egli non sempre può contare su lavori continuativi, per cui ha un pool di lavoratori cui rivolgersi di volta in volta. Loro sanno che il lavoro è scarso e capiscono che quando non operano per lui devono guardare altrove cercando lavoro dove si può. A volte i lavori sono richiesti con molta urgenza. Come quella volta che si doveva ristrutturare e riallestire un Centro Dialisi. Per la cancellazione di un contratto con un’altra impresa e la conseguente sospensione del servizio, il suo avvio era oltremodo urgente. C’era bisogno di muratori per adattare i locali, di tecnici per la messa in opera dei macchinari. Contreras ha presentato la sua offerta, le cui condizioni sono state ritenute tutte favorevoli, tranne i tempi di consegna che la committenza chiedeva venissero ridotti della metà. Pena la non assegnazione del lavoro.
Un problema impossibile da risolvere. L’ultima carta da giocare era il dialogo con i lavoratori. Un concetto, questo del dialogo, che Contreras aveva da tempo recepito e introdotto come uno dei pilastri della sua attività lavorativa. Uno stile di vita che in questo momento di criticità ha dimostrato tutta la sua efficacia. La proposta ai lavoratori di fare i doppi turni è stata unanimemente accettata, non solo per non lasciar andare un lavoro, ma perché avevano fiducia in lui e fra loro. Contro tutte le previsioni tecniche, il lavoro è stato fatto nei tempi, e i pazienti in attesa hanno ricevuto il trattamento al momento concordato.
In un’altra occasione Contreras ha ricevuto una telefonata da uno dei suoi dipendenti. Era il mattino presto, un orario in cui normalmente non si dovrebbe disturbare il boss. Ma la cosa era grave: la figlia piccola stava male e aveva bisogno urgentemente di una medicina costosa e l’operaio non aveva i soldi per comprarla. Contreras lo ha ascoltato come un fratello: “Ora comincio a pregare per tua figlia. – gli ha detto – Appena aprono le banche farò il versamento del denaro necessario”. Contreras racconta di aver sentito che la sua azienda “era diventata una famiglia”.
Fonte: focolare.org