Workshop
ULTIMA TAPPA: FESTIVAL PER LA PACE E LA SOLIDARIETÀ
In Ecuador dal 2 al 4 maggio, si è realizzato un viaggio interculturale con 35 giovani e adulti di 13 nazionalità a diverse comunità dell’Amazzonia e la Sierra, per vivere uno scambio culturale e di convivenza nel quotidiano. Giovedì 5 maggio,il comune di Otavalo ha organizzato un evento artistico ed anche di lancio della proposta per diventare costruttori di pace.
Un grazie planetario a coloro che hanno dato il suo si a questo appuntamento JUNTOS POR LA PAZ Y LA SOLIDARIDAD, dove adulti e giovani vogliamo testimoniare che in mezzo alla “distruzione” che abbiamo vissuto a causa del terremoto lo scorso 16 aprile, con il dolore di tante perdite umane, case crollate, ponti, sogni… è possibile ricostruire il paese, non solo con mattoni, ma anche con un cambiamento deciso di mentalità.
Come raggiungere questo cambiamento?
Guardando con gli occhi dell’amore i fatti drammatici della nostra storia, che nonostante ci causano male, fanno scaturire altronde catene di generosità e solidarietà, fino al punto di dare la vita per gli altri.
Abbiamo voluto con il festival rendere onore a quell’ Ecuador fraterno, che da veri fratelli abbiamo dato una risposta immediata di aiuto e abbiamo espresso il nostro affetto scrivendo addirittura sopra i barattoli degli alimenti inviati: “Siamo con Voi”; nei supermercati sono finite le provvisioni di acqua, i soccorritori che hanno assistito senza aspettare niente a cambio.. e questi sono solo alcuni esempi dei tanti atti di fraternità visti durante queste settimane.
Come segno di ricordo per ogni perdita umana nel terremoto si è proposto un minuto di silenzio, allo stesso tempo una bandiera bianca simboleggiava la pace che vogliamo non solo nei posti di conflitto ma anche nel cuore d’ogni uomo.
Tanti nel mondo che celebrano la SETTIMANA MONDO UNITO, hanno vissuto per questo momento e per la loro situazione, insieme ai saluti ricevuti da 127.000 ragazzi e giovani di 113 nazioni del mondo, che fanno parte al progetto di educazione alla pace LIVING PEACE.
Alla conclusione del festival nelle porte della piazza culturale della metà del Mondo c’èrano delle anfore dove le persone volontariamente davano dei contributi per i terremotati, fondi che saranno gestiti tramite il Grupo Social FEPP(FONDO ECUATORIANO POPULORUM PROGRESSIO).
Allo stesso tempo lavoreremo su progetti a lungo termine, concentrati specificamente su una zona danneggiata, per questo vi chiediamo di visitare il nostro sito web: www.mundounido2016.com dove continueremmo a informare per coloro che vogliono fare parte di questa strategia concreta di aiuto.
Tra saluti e messaggi arrivati da tutto il mondo, le danze multiculturali, esperienze di vita toccanti e canzoni che incoraggiano, il festival conclude con la presenza di 1.500 persone proveniente da diverse regione dell’Ecuador, insieme ai nostri 35 amici viaggiatori che abbiamo accompagnato durante la settimana passo dopo passo, facendoci scoprire la bellezza pluriculturale di un paese emerso in un momento di dolore a causa del terremoto pero allo stesso tempo una mostra di mondo unito inserito negli Andi, gridando a una sola voce CHE VIVA ECUADOR!!!
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