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L’ecologia integrale come impegno comune delle Chiese cristiane e delle diverse religioni
Di ANTONINO PUGLISI
INTRODUZIONE
Poco più di cinquant’anni fa abbiamo messo pie- de sulla Luna. L’allunaggio del 20 luglio 1969 rimarrà un momento straordinario e unico nella storia dell’u- manità. Da allora l’umanità ha sperimentato enormi cambiamenti a tutti i livelli. La popolazione mondiale si è più che raddoppiata1 e grandissime masse di popo- lazione si sono spostate da zone rurali a zone urbane. La lunghezza media della vita si è considerevolmente allungata praticamente per tutte le popolazioni sul no- stro pianeta2. In pochi decenni l’umanità ha prodotto uno straordinario progresso scientifico e tecnologico che ha cambiato per sempre i nostri stili di vita portan- do con sé innegabili benefici. Allo stesso tempo però, per la prima volta nella storia dell’umanità, la stabili- tà della natura e del pianeta che ci ospita è diventata una cosa che non possiamo più dare per scontata. La progettazione stessa del nostro futuro ha nel rappor- to con la natura uno degli snodi più critici sfidando i nostri modelli di sviluppo e la nostra stessa umani- tà. Tante sono le voci che in questi ultimi anni si sono levate a sostegno della savaguardia dell’ambiente.
Sul fronte della governance internazionale, le Nazioni Unite con l’Agenda 2030 spingono la comunità internazionale a raggiungere una sostenibilità ambientale attraverso i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs)3. Il 24 maggio 2015 papa Francesco lancia al mondo la sua seconda lettera enciclica, Laudato si’: sulla cura della casa comune. Strategicamente pub- blicata appena prima la COP21 di Parigi, con essa Francesco si propone
«specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa co- mune» (LS 3). “Dialogo” e “casa comune” rappresentano il binomio che sembra attraversare interamente il testo di questo straordinario documen- to, tracciando un sentiero su cui il pontefice invita la Chiesa e l’umanità intera a incamminarsi, «…prima che sia tardi» (LS 193). Un dialogo, egli specifica, «sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta», che definisce urgente e che coinvolge tutti «(…) perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti» (LS 14). Papa Francesco suggerisce un approccio di ecologia integrale mettendo in luce quanto il problema ecologico sia profondamente intrecciato con le questioni economiche, sociali e culturali, «per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (LS 49).