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Editoriale Newsletter 06/2024

 
 

Ci sono diversi tipi di ascolto: quello di un consiglio, di una lezione, di una canzone. L’ascolto della natura e l’ascolto di Dio. Quello del più fragile, del diverso, dell’altro in generale. Di sé stessi, del nostro corpo e del mondo interiore. Tutti i tipi di ascolto, se includiamo anche quello di noi stessi, impongono una relazione umana. Tutti possono essere fonte di crescita e miglioramento. Tutti offrono una opportunità di cambiamento.

Abbiamo dedicato al tema dell’ascolto – il 21 ottobre si è celebrata la giornata mondiale – la nostra newsletter di ottobre, perché crediamo che l’ascolto sia alla base del dialogo, che a sua volta lo è dell’incontro, ed è quindi, l’ascolto stesso, un passo necessario per la fratellanza e la pace.

Abbiamo attraversato il tema dell’ascolto con due storie diverse (più una terza) ma in fondo non troppo, perché tutte e due in ascolto dell’altro, del più fragile (mentre la terza racconta l’ascolto del nostro cuore).

La prima storia è quella di Maria Montessori, grande medico e pedagogo italiano, che all’inizio del ‘900 ha ascoltato in modo nuovo la diversità: i giovani con disabilità in particolare, quando venivano etichettati in modo superficiale se non spregiativo. Da lì, ha costruito un metodo che ha poi esportato ai bambini di tutto il mondo.

Abbiamo colto l’occasione di un film a lei dedicato: Maria Montessori – La nouvelle femme, della regista Lea Todorov, appena uscito il cinema.  Abbiamo scelto di recensirlo.

La seconda storia al centro di questa nostra newsletter è quella di Riccardo Bosi, pediatra italiano e scrittore di libri molto interessanti come il suo ultimo, appena arrivato in libreria, dal titolo “Le mille e una infanzia. Bambini, culture, migrazioni”. Racconta il suo lavoro con tanti bambini del mondo, in diversi casi vulnerabili e migranti: i cosiddetti “figli degli altri”.

Bosi ha imparato ad ascoltare tutto di loro e delle loro famiglie. Nella corposa, nutriente e formativa intervista che ci ha concesso ce lo racconta.

La terza storia (che abbiamo preso in prestito da Cittanuova.it) ce la racconta un’ex insegnante, Annamaria Carobella, che attraverso lo storico gruppo del Gen Verde ci parla (anche) dell’ascolto dell’ispirazione per un’artista, e dell’ascolto reciproco quando si lavora in gruppo.

C’è poi una quarta storia, che consigliamo di leggere in questa newsletter. E’ una storia che ci arriva dal libano, e leggerla, ascoltarla, é doveroso, necessario.

Buona lettura.


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