Lo sport e l’agonismo
Dal 12 al 14 luglio, si svolgerà a in Italia a Loppiano la summer school promossa dall’associazione Sportmeet, per educare alla pace ed allenare i valori, nel gioco e nello sport.
Il potenziale educativo insito nell’attività sportiva è universalmente riconosciuto. Lo sport, questo fenomeno planetario, è affascinante perché in sé include due realtà apparentemente divergenti: il gioco e l’agonismo. È, però, proprio per questa “doppia faccia” (elemento ludico e agonistico) che, in molti ambiti, perdura una visione che divide lo sport pedagogicamente “buono” da quello “negativo”. Ma – si chiedono gli organizzatori della summer school promossa dall’associazione Sportmeet, fra le dolci colline toscane di Loppiano (Fi), dal 12 al 14 Luglio 2019 – siamo sicuri che la finalità educativa sia assicurata solo quando promuoviamo una modalità di gioco o di sport dove la vittoria ed il talento vengono mascherati? Siamo certi che l’aspetto agonistico è di per sé negativo da un punto di vista educativo? C’è qualcosa che possiamo valorizzare in queste due impostazioni? È possibile un dialogo che ci faccia progredire verso una visione più armonica?
A queste domande saranno invitati a rispondere insegnanti, studenti di scienze motorie, educatori, allenatori e dirigenti sportivi che hanno risposto a questo appello estivo di Sportmeet. Tutti saranno coinvolti attivamente nel programma, attraverso la condivisione di testimonianze, attività di laboratorio e di sperimentazione sul campo, con il desiderio di guadagnare insieme una chiave di interpretazione e strumenti utili all’attività di promotori dell’educazione nel gioco e nello sport ed attraverso il gioco e lo sport. Tra i relatori: Gennaro Testa, sociologo dello Sport; il dott. Alois Hechenberger, ideatore di Sports4Peace, un progetto per educare alla pace attraverso il gioco e lo sport e Mario Delverme promotore di Futval, un programma educativo che vuole trasmettere i valori della solidarietà attraverso il calcio, curato dalla Fondazione Pontificia Scholas Occurentes, nata nelle periferie di Buenos Aires, dalla volontà dell’allora cardinale Bergoglio.
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