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Sostegno ai profughi

Dall’agosto del 2014 migliaia di iracheni si sono diretti in Giordania, a seguito del diffondersi in Iraq del cosiddetto Stato Islamico (IS), che ha messo a rischio le persone appartenenti a gruppi religiosi minoritari. Dall’inizio di questa emergenza, nel 2014, la Caritas Giordania (CJ) con il contributo del governo locale e in collaborazione con la chiesa cattolica e altre organizzazioni sul territorio, è riuscita a dare un supporto per l’alimentazione, l’abitazione, la salute, l’educazione informale, la protezione legale, ecc. a circa 3.500 famiglie (quasi 12 mila persone) di profughi iracheni. Oltre alla prima emergenza, da diversi anni la Caritas si occupa di loro anche con progetti di formazione.

Recentemente la Caritas Giordania ha avuto in dono un terreno con 640 ulivi, due serre e un pozzo per l’irrigazione, con accanto una struttura con ampi spazi a disposizione. È qui che si concentreranno ora le attività di formazione, precedentemente svolte nelle città di Amman, Zarqa, Balqa e Madaba.
Sul terreno sono stati installati alcuni container destinati a vari microprogetti, fra cui la lavorazione derivante dalla raccolta delle olive, sia di carattere alimentare che cosmetico. Nel tempo si potranno coltivare anche viti e, nelle serre, erbe officinali, e si sta lavorando per trasformare l’agricoltura in biologica.
Inoltre si è avviata un’attività di falegnameria per la produzione di mobili da esterno realizzati con vecchi bancali: l’inizio è promettente e si prevede che possa essere una buona attività generatrice di reddito. Nel tempo e con un opportuno investimento iniziale, i vari microprogetti dovrebbero consolidarsi e dare lavoro stabile ad un centinaio di persone.

Informazioni

AMU (Azione per un mondo unito)

Caritas Jordan


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