Economia, lavoro e comunione
2018/2019Tutto è connesso e, all’inizio di questo terzo millennio, appare sempre più evidente il ruolo chiave giocato dall’economia e dalla finanza a livello globale. Molti dei problemi che affliggono il nostro pianeta sono frutto di un sistema economico ingiusto che, invece di rimettere al centro l’essere umano e il creato, venera il dio denaro. Noi sogniamo un mondo in cui nessuno sia più nel bisogno e tutti abbiano la possibilità di sviluppare pienamente il proprio potenziale umano, spirituale, economico e lavorativo.
piste d’azione:
Tutti abbiamo qualcosa da dare: beni, talenti, utili, tempo e anche bisogni. Tutti possiamo lavorare per sviluppare i nostri talenti e nuovi beni per la crescita di tutti. Per contribuire a un cambiamento dell’economia e conseguentemente della società, partiamo dal nostro agire personale, proponendo cambiamenti collettivi che aiutino a curare le povertà di oggi e a evitare quelle di domani:
- Povertà: ci impegniamo a guardarci attorno, a lasciarci interpellare dalle disuguaglianze sociali che abitano il nostro territorio e ad agire concretamente curando le povertà di oggi e evitando quelle di domani;
- Lavoro e Produzione: ci impegniamo e chiediamo che il lavoro e la produzione economica avvengano nel rispetto dei diritti umani, del bene comune, della natura;
- Consumo: viviamo e proponiamo un consumo responsabile e critico;
- Risparmio e Investimento: ci impegniamo a vivere e promuovere una finanza etica.
esempi di buone pratiche:
Uniamoci e facciamoci sentire! Per sette giorni bombardiamo amici, colleghi, organizzazioni, istituzioni nazionali e internazionali con una sola idea: NO ONE IN NEED.
Le proposte non mancano, vuoi conoscerle? Eccone alcune:
- The Street Store, un negozio temporaneo e gratuito per i più disagiati della città;
- Azioni #ZeroHunger, come il “pasto condiviso” con i più bisognosi; o una proposta ai ristoranti della città di creare un “pasto sospeso” per chi ne ha bisogno, ecc.;
- Into the LABel, il laboratorio di consumo responsabile. Perché mentre consumiamo possiamo “votare con il portafoglio”, premiando o meno, i valori e lo stile produttivo di un’azienda piuttosto che di un’altra;
- Azioni di sensibilizzazione per il disinvestimento in banche armate o fondi non etici e investimento in sviluppo sostenibile e pace;
- Raccolta di fondi per progetti di sviluppo. Esempi: Comunione e Azione; Progetti di sviluppo dell’AMU;
- Conferenze e workshop su imprenditoria, lavoro, povertà, consumo, investimento in sviluppo, etc.