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Accordo in extremis tra le due Coree ferma escalation militare
La Corea del Sud aveva ripreso la propaganda contro il regime del Nord attualmente guidato dal leader Kim Jong-un dopo 11 anni. La sospensione dei messaggi diretti alla popolazione al di là del confine è parte dell’intesa.
Giovedì scorso gli incidenti che hanno rischiato d’innescare un nuovo confronto militare: l’esplosione di una mina e uno scambio incrociato di tiri di artiglieria. A settembre dovranno inoltre riprendere le trattative per permettere il ricongiungimento delle famiglie separate dal conflitto che ha opposto il Nord e il Sud della penisola tra il 1950 e il 1953.
È proprio nel villaggio di frontiera di Panmujeom che nel 1953 era stato firmato il cessate il fuoco. Da allora non era mai stato raggiunto un livello di tensione paragonabile a quello dei giorni scorsi: riposizionamento delle unità d’artiglieria da parte della Corea del Nord, esercitazioni congiunte da parte dei caccia sudcoreani ed americani con simulazione di bombardamenti. È a seguito di queste operazioni che la Corea del Nord aveva richiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di organizzare una riunione d’emergenza.
Il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon ha espresso in una nota il suo apprezzamento per il raggiungimento dell’intesa tra le parti insistendo sulla necessità di condurre un dialogo costante tra Seul e Pyongyang.
Fonte: EuroNews.com