Workshop
Capire le migrazioni: storie dalla rotta dei Balcani
Di Ana Clara Giovani
Lo scorso 7 dicembre, il webinar “Rotta dei Balcani: la situazione dei flussi migratori in Bosnia” ha permesso a persone di varie organizzazioni di analizzare in profondità le sfide poste dai fenomeni migratori. Quest’iniziativa congiunta ha riunito partecipanti desiderosi di approfondire le proprie conoscenze e la propria comprensione delle complesse sfide cui devono far fronte i migranti in transito sulla rotta dei Balcani, in particolare in Bosnia. L’evento si è inserito nella cornice del progetto HeARTmony, cofinanziato dall’Unione Europea e in linea con la campagna 2023/2024 di United World Project, “Embrace Humanity, Spark Change”.
Embrace Humanity: abbracciare l’umanità
Il webinar ha visto la partecipazione di una serie di relatori esperti, ciascuno dei quali ha offerto la propria prospettiva sul tema. Emina Hosic, rappresentante del Jesuit Refugee Service (JRS), ha avviato il dialogo presentando il grande lavoro di accompagnamento, assistenza e sostegno agli sfollati svolto dal JRS sul campo. L’organizzazione fornisce istruzione, patrocinio, strumenti di riconciliazione, mezzi di sussistenza e un fondamentale sostegno psicologico.
Subito dopo, Vedran Mihic del JRS ed Emina Dežmić della Caritas hanno approfondito la situazione dei flussi migratori in Bosnia. I partecipanti hanno avuto modo di comprendere appieno le sfide affrontate dai richiedenti asilo provenienti da paesi come la Turchia, la Siria, la Russia e l’Afghanistan. I relatori hanno posto l’accento sulla realtà, spesso sconosciuta, della Bosnia, paese in cui i migranti si scontrano con criteri rigorosi, limiti di capacità e respingimenti.
Amina Surkovic ha poi affrontato il tema della criminalizzazione dei migranti, presentando la sua ricerca sulla costruzione della paura e la rappresentazione del migrante come un “altro criminale”. Spesso, infatti, i migranti vengono ingiustamente rappresentati come criminali da una narrazione che li disumanizza e alimenta atteggiamenti carichi di pregiudizi. Un’analisi efficace, che ha messo in luce le tattiche impiegate nella costruzione delle narrazioni: dichiarazioni false, distorsione delle notizie, manipolazione dei fatti, disinformazione e sensazionalismo. Nell’esaminare i complessi meccanismi dell’influenza mediatica, Amina Surkovic ha sottolineato la necessità urgente di contrastare questa narrazione, dimostrando come “l’altro” può diventare un facile capro espiatorio e la paura una tattica di strumentalizzazione politica.
Spark Change: generare il cambiamento
Nel corso del webinar, poi, Roberta Niksic, che ha partecipato al progetto HeARTmony, ne ha condiviso i risultati incoraggianti. Il gruppo musicale GenRosso ha infatti realizzato dei workshop e un concerto in Bosnia, favorendo così la conoscenza e l’amicizia tra la gente del luogo e i migranti. Attraverso la musica e la danza, i workshop hanno offerto spazi di dialogo per abbattere le barriere dei pregiudizi e creare un sentimento di comunità.
La parte finale del webinar ha lasciato spazio alle domande, consentendo ai partecipanti di avviare un dialogo costruttivo con i relatori e di approfondire ulteriormente la complessità delle migrazioni nei Balcani.
In un mondo in cui le frontiere dividono, questo webinar è stato un faro di unità, perché ha incoraggiato i partecipanti a unirsi per affrontare le sfide poste dalle migrazioni e lavorare a una società più inclusiva e armoniosa. Segna in agenda il prossimo appuntamento, il 24 gennaio, e partecipa alla discussione sui flussi migratori in Italia. Perché capire le storie umane dietro il fenomeno delle migrazioni è il primo passo per generare il cambiamento.
Hai perso la diretta? Ecco l’indice dei contenuti del nostro webinar, che puoi rivedere in qualsiasi momento!
14:14 – Cos’è il progetto HeARTmony?
23:56 – Il Jesuit Refugee Service (JRS) in azione
45:46 – La situazione dei flussi migratori in Bosnia
1:15:38 – Ricerca sulla criminalizzazione dei migranti
1:34:05 – Arte e dialogo: l’esperienza del progetto HeARTmony raccontata dai partecipanti
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