Workshop
Ci impegniamo noi!
Di Sara Felici
Testimonianze e risultati dell’anno pilota del progetto Dare per Salvaguardare l’Ambiente in Rete, attraverso cui AFN (Azione Famiglie Nuove Onlus) ha promosso la realizzazione di attività ambientali in India, Kenya, Burundi e Brasile
Ecologia integrale, relazione e cultura del dare. Queste sono le parole chiave di “Dare per Salvaguardare l’Ambiente in Rete” (DPSAR), progetto di educazione al risparmio energetico per la salvaguardia dell’ambiente nato a Palermo nel 2008, su iniziativa della professoressa di chimica Elena Pace e da un gruppo di insegnanti volenterosi di divulgare il legame tra l’essere umano e la natura. Dal 2019 il progetto si configura come un Accordo di rete istituzionale tra scuole italiane. Nell’anno scolastico 2021/2022 viene promosso dall’Associazione Nuove Vie Per Un Mondo Unito APS e vede un nuovo sviluppo, coinvolgendo 39 Istituti, di cui 14 in Italia e i restanti in Africa, Sud America e Asia, per un totale di 8.000 studenti tra gli 11 e i 18 anni.
Il progetto si propone di valorizzare i piccoli gesti che, ripetuti da tanti, generano grandi cambiamenti. Tutti gli alunni, attraverso la firma del “Patto di risparmio energetico”, si sono impegnati a compiere azioni di risparmio in 5 aree di azione: energia elettrica; acqua; gas; riciclo; diminuzione dello spreco alimentare. Per ogni atto di risparmio in una di queste aree è stato assegnato un valore forfettario di 10 centesimi di euro, riconosciuto dai genitori o da altri sponsor degli alunni. Questo risparmio capitalizzato è stato destinato al sostegno di progetti in contesti di povertà e degrado ambientale come conseguenza dei cambiamenti climatici.
AFN, sensibile alle tematiche ecologiche nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, ha promosso alle scuole della rete DPSAR quattro diverse azioni a sfondo ambientale realizzate nei progetti India, Kenya, Brasile e Burundi. L’impegno degli studenti ha permesso di finanziare interamente l’attività in Kenya e una parte delle attività in India e Burundi. Il loro contributo, da iniziativa locale, ha assunto una dimensione globale e permesso loro di sperimentare il valore del “dare” per uno sviluppo globale sostenibile.
Lo scorso 13 maggio, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione (Programma Rigenerazione Scuola), del Ministero della Transizione Ecologica, dell’Agenzia Spaziale italiana e del Municipio Roma II, si è svolto l’evento di fine anno presso l’Aula Magna della Sapienza – Università di Roma, con la partecipazione di oltre 500 giovani. Racconta una studentessa: “Tutto questo per noi è un impegno, ma lo facciamo per il bene della nostra terra e quindi anche per noi. Poi, anche dal fatto che non siamo soli, altri ragazzi fanno del loro meglio, in altre parti del mondo, per aiutare le popolazioni maggiormente colpite dai danni ambientali di cui il nostro stile di vita è il principale responsabile”. Durante l’evento c’è stato anche un collegamento con Rani, collaboratrice del progetto di AFN India Udisha, che ha illustrato le attività ambientali realizzate nel progetto e incoraggiato “ad avere un amore speciale per la nostra Madre Terra; questo cambiamento può avvenire solo se lo mettiamo in pratica come modello di cambiamento per la nostra società. Possono sembrare piccole gocce nell’oceano, ma tante gocce fanno un oceano”.
Nell’anno scolastico 2022/23 si intende consolidare i risultati raggiunti perché, come afferma un’altra studentessa: “noi siamo coloro che abiteranno la terra negli anni a venire, non potremmo non impegnarci. Se ognuno di noi si fermasse, sarebbe come se questo progetto non fosse mai esistito”. Il prossimo obiettivo è coinvolgere un maggior numero di Istituti e aumentare gli scambi con i Paesi che vivono particolari problematiche socio-ambientali, facilitando lo scambio tra studenti di diverse parti del mondo. Anche AFN intende rinnovare la collaborazione con DPSAR, continuando a promuovere i 4 progetti già individuati per incoraggiare la costruzione di legami di reciprocità tra giovani studenti di differenti culture e dare loro la prova tangibile del cambiamento generato dalle loro piccole grandi azioni.
Le scuole o altri gruppi interessati al progetto DPSAR possono inviare una mail all’indirizzo dpsar2019@gmail.com
FOCUS SUI PROGETTI PROMOSSI
INDIA UDISHA
Il progetto UDISHA, iniziato nel 1997, è realizzato da Focolare Society a Goregaon, quartiere alla periferia di Mumbai. 118 bambini dai 6 ai 15 anni vengono seguiti nel centro sociale UDISHA, dove 6 insegnanti e alcuni volontari realizzano: lezioni di rinforzo per i ragazzi di scuole primarie e secondarie; prima assistenza medica; attività ludico-ricreative; programmi formativi per i genitori; consulenza professionale. In ambito socio-ambientale, il progetto realizza varie attività di risparmio e sensibilizzazione per 50 bambini e adolescenti come laboratori mensili sulle buone pratiche ecologiche e piantumazione degli alberi. Iniziative come la differenziazione dei rifiuti mirano a coinvolgere attivamente le famiglie, così da generare l’adozione di buone pratiche nei diversi slum.
BRASILE PEDREIRA
Organizzato dall’ONG AFAGO-SP in un Centro sociale frequentato da 248 famiglie e 280 bambini e adolescenti (6-18 anni) nell’omonima favela situata nella città di San Paolo. Si realizzano vari laboratori, corsi professionali per giovani e genitori, workshop di promozione di cittadinanza attiva, cura dell’orto comunitario. Il progetto socio-ambientale “La goccia di vita” coinvolge 60 bambini in laboratori d’arte e di conversazione, dove possono approfondire metodi per evitare gli sprechi e le malattie causate da inquinamento idrico. I bambini sono stimolati a trovare soluzioni alternative e innovative in risposta ai problemi illustrati, sperimentando il loro ruolo di cittadini consapevoli e responsabili in relazione all’utilizzo delle risorse idriche.
KENYA MATHARE
Nato nel 2005 nell’omonimo slum alla periferia di Nairobi, si realizza nella Parrocchia di Kariobangi. I bambini svolgono attività di prescolarizzazione in preparazione alle scuole elementari per poi essere regolarmente ammessi ai gradi superiori nelle scuole private e pubbliche. Il progetto socio-ambientale ha l’obiettivo di istituire un orto nella scuola. Attraverso la coltivazione di frutta e verdura, 50 bambini tra i 4 e i 9 anni ricevono lezioni sulla cura della terra, sullo spreco del cibo e sull’adozione di una corretta igiene. In collaborazione con il Comune vengono promosse azioni comunitarie, come campagne di pulizia del quartiere e di sensibilizzazione sul corretto smaltimento dei rifiuti.
BURUNDI BUJUMBURA
Portato avanti dall’ONG “CASOBU” nel Centro sociale Chiara Luce, si realizza nel quartiere Kinama, a nord della capitale del Burundi, Bujumbura. Ad oggi il centro accoglie circa 165 minori nei corsi di rinforzo scolastico e 50 famiglie fuori dal centro con alimentazione, vestiario e cure mediche. In ambito socio-ambientale è stato avviato un laboratorio di riciclo in cui i bambini sperimentano come, con un po’ di creatività ed impegno, la plastica può essere riutilizzata e diventare un oggetto utile e divertente. Insieme agli educatori, 170 bambini conducono uscite didattiche di raccolta degli oggetti di plastica abbandonati intorno al Centro. Attraverso l’arte gli oggetti raccolti sono trasformati in oggetti decorativi, stuoie e corde, cinture, giocattoli. Attraverso questa attività, l’intera comunità viene incoraggiata a mantenere l’area circostante libera da rifiuti e sicura per i bambini.
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