Workshop
Cile, il deserto come fonte di energia pulita
Di Alberto Barlocci
Sono varie le centrali solari funzionanti o in via di sviluppo in Cile, site nel deserto dell’Atacama, il più arido del mondo. Un’esperienza che insegna a guardare in modo diverso lo sviluppo di un territorio.
L’idea di sviluppo economico, tra molte altre cose, suppone anche la possibilità di trasformare le debolezze di un territorio in punti di forza. Ciò dipende molto spesso dalla nostra capacità di osservare una realtà in modo tale da trasformare gli svantaggi in una fonte di ricchezza. Dunque, dipende molto da come «guardiamo» un territorio.
Oltre alle risorse minerarie – che sono notevoli -, cos’altro potrebbe offrire allo sviluppo il deserto dell’Atacama che occupa gran parte del Nord del Cile? Siamo nella regione più arida del mondo: una estesa superficie praticamente abitata solo nella costa. Impervia al suo interno, solcata da catene montagnose brulle, che poi si trasformano nelle propaggini delle Ande. È in gran parte sterile per l’agricoltura ed è in pericolosa espansione vista la scarsità di piogge nelle regioni settentrionali cilene. Ma questo è solo un modo di vedere le cose. Le alte temperature che si raggiungono durante il giorno e l’intensa irradiazione solare possono essere trasformate in risorse. Il deserto visto come fonte di energia rappresenta una nuova frontiera d’avanguardia nel Paese.
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