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Commenti positivi al bando dei sacchetti di plastica in Kenya
Molti kenioti continuano ad esprimere il proprio apprezzamento per la decisione del governo di vietare i sacchetti di plastica per l’imballaggio commerciale e domestico, definendolo un importante provvedimento contro la minaccia che rappresentano.
Nell’agosto 2017, il governo keniota ha vietato l’importazione e la produzione di sacchetti di plastica per promuovere la salvaguardia dell’ambiente.
La plastica è sempre stata il materiale di imballaggio più diffuso in Kenya. Fino a quella data, ogni volta che andavi a fare la spesa, era molto probabile che qualsiasi cosa comprassi fosse imballata nella plastica.
Tuttavia, oggi, le cose sono cambiate e il Kenya ha adottato nuove modalità di confezionamento, per rendere l’ambiente più pulito.
Le statistiche indicano che venivano utilizzati ogni mese oltre 24 milioni di sacchetti di plastica, la metà dei quali finiva nella massa dei rifiuti solidi. Inoltre, il Dipartimento per l’Ambiente delle Nazioni Unite ha stimato che ogni anno circa 100 milioni di sacchetti di plastica venivano distribuiti in Kenya dai soli supermercati. Quegli stessi sacchetti che erano poi gettati, come capitava, lungo i bordi delle strade, in fosse e discariche illegali, la cui presenza era diventata normale nel paese.
I sacchetti di plastica sono stati riconosciuti come una delle principali cause dei danni all’ambiente e di molti problemi di salute: uccidono uccelli, pesci e altri animali che li scambiano per cibo, danneggiano i terreni agricoli, inquinano i siti turistici e forniscono terreni riproduttivi per le zanzare portatrici di malaria.
La scelta del Kenya è stata d’ispirazione per altri paesi, che hanno aderito alla messa al bando dei sacchetti di plastica, ritenuti causa di grave inquinamento ambientale. Sudafrica, Cile, Oman e Sri Lanka hanno deciso di seguire l’esempio del Kenya.
In occasione dell’assemblea mondiale sull’ambiente, promossa dalle Nazioni Unite, che si è tenuta a Nairobi, il Kenya ha spiegato come sta attuando la messa al bando dei sacchetti di plastica. L’ex ministro dell’Ambiente, Judy Wakhungu, ha descritto ai delegati che si trovavano a Nairobi che il suo paese ha dovuto convincere i vari attori interessati dell’importanza di vietare i sacchetti di plastica, causa di un notevole degrado ambientale.
“Per troppo tempo abbiamo trattato gli oceani come una discarica senza fondo per plastica, liquami e altri rifiuti”, ha affermato Erik Solheim, capo del programma ambientale delle Nazioni Unite, durante l’assemblea sull’ambiente delle Nazioni Unite a Nairobi.
Quasi 40 paesi, dal Kenya al Canada, dall’Indonesia al Brasile, hanno aderito alla campagna #cleansea (mare pulito), che mira a contrastare la massa di rifiuti di plastica che stanno contribuendo al degrado degli oceani.
In Africa, i sacchetti di plastica sono stati tassativamente vietati in Kenya e in Ruanda. Il Ruanda è stato il primo paese a vietare l’uso dei sacchetti di plastica. Il Kenya ha bandito i sacchetti di plastica nell’agosto 2017 e ora ha allo studio un’azione contro le bottiglie di plastica.