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Conferenza di Ginevra: Il mondo aspetta la pace
“Contiamo su di voi, che alziate la vostra voce per dire “khalas”, è abbastanza, per dire a ciascuno di coloro che stanno raggiungendo questa Conferenza – dalla Syria e dal resto del mondo – che ci sono aspettative su di loro, che occorre essere certi che la loro visione, la loro capacità di giungere ad un compromesso di pace in Siria produca effetti adesso,” Abbiamo sentito la vostra voce, quando avete ripetuto, dovunque abbiamo potuto ascoltare voi, popolo siriano, donne uomini e bambini della Siria: “E’ abbastanza, ‘khalas, kefaya,’vi sono state abbastanza uccisioni, morti, torture, prigioni”.
“Avete visto abbastanza conferenze, due di esse hanno già avuto luogo. Questa non può fallire.”
Invitando a prendere parte ai colloqui di Ginevra, Mr. de Mistura ha affermato di essere consapevole delle difficoltà di porre fine ad una guerra che ha ucciso più di 250 mila persone, costretto all’esilio oltre 4 milioni fuori dal Paese e 6,5 milioni dentro il Paese, e ridotto 13.5 milioni di siriani in una condizione di urgente necessità di aiuto umanitario.
La parola che avete ripetuta è stata “abbastanza,” abbastanza edifici distrutti, abbastanza bombe sulle città, abbastanza persone umiliate e costrette a divenire rifugiati e a morire nel Mediterraneo.
“Abbiamo sentito tutto ciò da voi. Ora abbiamo bisogno che facciate sentire la vostra voce a tutti coloro che prendono parte alla conferenza, per dire che questa opportunità non può essere perduta.”, ha dichiarato.
“Le Nazioni Unite non vogliono deludervi. Non abbandoneranno il popolo siriano, ma è necessario che voi sentiate che questo è il momento, che noi faremo tutto il possibile.”, ha sottolineato.
Mr. de Mistura ha inoltre detto che la Conferenza di Ginevra inizierà con i prossimi colloqui che continueranno per sei mesi, con il Governo e con le delegazioni dell’opposizione in sedi separate e i funzionari dell’ONU che che negozieranno tra di esse, con l’immediata priorità di un cessate il fuoco, dell’aiuto umanitario, nell’incognita delle condizioni poste dall’ ISIL.
I colloqui partono da un accordo raggiunto a Vienna in novembre dal Gruppo internazionale di Supporto alla SIria (ISSG), che comprende la Lega Araba, l’Unione Europea, le Nazioni Unite e 17 Paesi inclusi gli Stati Uniti e la Russia, parti di un comune sforzo di porre fine alla guerra con un accordo su una nuova governance, una nuova costituzione e nuove elezioni.
Fonte: MPPU.org