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#DARETOCARE: la Settimana Mondo Unito 2022

Nel delicatissimo contesto internazionale che stiamo vivendo, è sempre più attuale il tema della “cura”, ancora una volta al centro della prossima Settimana Mondo Unito, dal 1° al 7 Maggio 2022.

Ci siamo! Manca pochissimo alla Settimana Mondo Unito 2022, che anche quest’anno vedrà impegnate in tutto il mondo migliaia di persone, di ogni età, ceto, razza e credo.

Sette giorni, durante i quali diverse persone in rete tra loro e sparse nel mondo, mostreranno con creatività e passione la ricchezza di vita che le caratterizza e che, tra rialzi e cadute, le vede in cammino verso la fraternità universale.

Con una guerra appena scoppiata in Europa e una situazione di grandissima tensione a livello internazionale, parlare di cammino verso la fraternità universale può sembrare quanto meno fuori luogo o comunque un discorso privo di fondamento.

Ma le cose non stanno così, ce lo dice la storia di questo appuntamento.

1995, nasce la Settimana Mondo Unito

I Giovani per un Mondo Unito, quasi 27 anni fa, proposero di dedicare una settimana all’anno per coinvolgere in modo più attivo l’opinione pubblica verso un mondo unito. Eravamo a un Genfest, uno dei tipici raduni dei giovani del Movimento dei Focolari, che aveva portato a Roma migliaia di giovani da tutto il mondo. Anche quel contesto non era facile: da nemmeno un anno era terminato uno dei più sanguinosi genocidi del XX secolo, quello in Rwanda nel conflitto tra Hutu e Tutsi. In Europa, nei Balcani si lanciavano ancora bombe e anche in quel momento la fraternità sarebbe potuta sembrare un assurdo, mentre i giovani al Genfest cercavano di capire cosa fosse quella proposta, cosa avrebbero dovuto fare, da lì in poi.

Nelle settimane seguenti la risposta arrivò vivendo. La prima cosa necessaria, infatti, sarebbe stata quella di approfondire e dare continuità a tutte le attività che le comunità dei Focolari portavano già avanti con coraggio e, in certi casi, anche silenziosamente, per sostenere il cammino verso l’unità nei contesti più diversi: nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle situazioni di fragilità e di abbandono, anche in guerra sì, già in quegli anni, facendo una proposta alle città, alle Istituzioni, ai mezzi di comunicazione, per promuovere l’unità e la pace ad ogni livello, e insieme a tutte le persone animate dai medesimi principi ed obiettivi.

Così è stato in questi ultimi 27 anni, con i giovani e, insieme a loro, famiglie, professionisti, adulti impegnati, politici…

#daretocare, osare prendersi cura

David Sassoli (1956-2022), ex-presidente del Parlamento Europeo recentemente scomparso, così aveva detto ai giovani in occasione della Settimana Mondo Unito 2021:

“Credo che questo sia un lavoro di pedagogia civile che in qualche modo ci debba riguardare, riguarda noi politici, noi Istituzioni ma anche naturalmente tutto il mondo così importante dell’associazionismo europeo. Credo che in particolare voi vi trovate in una posizione privilegiata, perché avete già definito non solo che è importante prendersi cura degli altri, ma anche prendersi cura per migliorare le condizioni di vita degli altri”.

Ecco la “cura” di cui il mondo ha bisogno e che anche in questo momento storico così particolare non manca in ogni Continente.

Partendo proprio dalle ultime news dall’Ucraina, dove le comunità presenti continuano nonostante tutto a essere protagoniste di piccoli e grandi gesti di fraternità e a lavorare per il dialogo, con tutti. «Promuovere il dialogo a ogni costo, anche nelle piccole cose della vita: chiedersi e fare discernimento di fronte a ogni situazione difficile: posso creare panico, più divisione o faccio qualcosa per il dialogo?  – ha dichiarato Mira Milavec, operatrice Caritas, durante la nostra intervistaPer i vasi comunicanti, quello che vivi tu, fa bene anche a me a noi che in questi momenti, senza sapere se vivremo ancora o no, pensiamo due volte a cosa dire e a cosa fare. Soprattutto a ciò che rimane. E alla fine rimane che siamo fratelli. Non c’è altro adesso».

Le persone, il Pianeta e la nostra conversione ecologica

Ma anche in altri contesti la gente fa sul serio. Belfast, la Capitale dell’Irlanda del Nord: da circa quattro anni accoglie un’iniziativa tanto ecologica quanto sociale e che si svolge nello stesso modo anche in altre parti del mondo. Stiamo parlando del Repair Café, cioè “bar per le riparazioni”, dove dei volontari si mettono a disposizione per riparare gli oggetti rotti portati dalle persone. Le motivazioni dietro a questa scelta, sono le più diverse, dalla preoccupazione per il cambiamento climatico, al desiderio di vedere tornare in funzione un oggetto a cui si è affezionati. E con la scusa, si intrecciano relazioni, legami, si trae forza per affrontare le sfide quotidiane.

A Lecce, in Italia, una comunità fatta di famiglie, ragazzi, professionisti, artisti, insieme ad associazioni e parrocchia, lavora per riqualificare un quartiere ai margini, difficile, grigio da tanti punti di vista.

Grazie a un passaparola, e a dei giovani writers presenti nella zona, arrivano artisti da diverse parti del mondo a dare bellezza ai palazzi del quartiere Stadio, attraverso dei murales che sono vere opere d’arte. Oggi è in atto un virtuoso cambiamento attraverso un progetto di aiuto verso i più deboli, le azioni per il lavoro, la riqualificazione ambientale e sociale.

Sono storie come queste a dare un’anima alla Settimana Mondo Unito: sono queste comunità di gente attiva che si mette in gioco e che dal 1 al 7 Maggio troveranno una vetrina in tanti appuntamenti sparsi per il mondo, virtuali e in presenza: “# Dare to Care”, non poteva che essere questo il titolo: la “cura” ancora al centro dell’attenzione, come mezzo per costruire nuove relazioni e per sognare la pace. Sempre con i piedi per terra.


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