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Galeano, creatività & solidarietà

 
19 Giugno 2020   |   Honduras, Solidarietà, Progetto Lempira
 

All’inizio della pandemia, Papa Francesco ha sottolineato che “Anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell’amore”. Francisco Galeano, un giovane di 30 anni molto creativo, ha dato vita ad un’azienda dedicata alla creazione di t-shirt, con disegni piuttosto particolari, accessori e anche un marchio di caffè. Ma ha anche messo la sua creatività al servizio degli altri, tendendo una mano verso i più bisognosi.

FRANCISCO GALEANO è un giovane honduregno, creativo, intraprendente, appassionato di design, moda e fotografia, ma soprattutto del suo paese: l’Honduras. Pienamente consapevole dei bisogni generati dagli alti livelli di povertà in America Latina, ha deciso di creare un’azienda con una visione sociale, diversa da quella convenzionale e che, in tempi di pandemia, non è rimasta inattiva. Cominciamo da lì:

Hashtag #HondurasTeQuiero (Honduras, voglio te), di cosa si tratta?

Da quando è iniziata la pandemia e con essa il confinamento, ci siamo resi conto che sarebbe durata a lungo. Sapevamo che la gente avrebbe sofferto molto, perché nei nostri Paesi si vive alla giornata. Gli imprenditori soffrono, è vero, ma alla fine sono sempre i più poveri ad essere i più colpiti. La signora che vende tortillas, come la signora che vende la frutta per strada. Ne risentono perché se non escono a lavorare non mangiano.

Il terzo giorno di isolamento, sapendo che i nostri negozi sarebbero rimasti chiusi, abbiamo deciso di dedicarci alla solidarietà. Sul nostro sito web abbiamo lanciato la campagna #HondurasTeQuiero, spiegando che il 100% dei profitti delle vendite di quella campagna sarebbe stato destinato ad aiutare tutte quelle persone che si trovavano in stato di bisogno: da una parte, avremmo donato il cibo in modo che le persone potessero rimanere a casa, senza dover uscire; dall’altra, avremmo donato mascherine, perché anche gli ospedali non erano preparati alla pandemia.

#HondurasTeQuiero è una reazione d’amore al prossimo.

Non è la prima o l’unica volta che Galeano si lancia in questo tipo di attività. Raccontaci qualcosa di più sulla tua azienda e su come nascono queste iniziative.

Io e mio fratello siamo amanti della moda, del design e siamo molto creativi. Abbiamo dato vita alla nostra azienda, che è dedicata alla produzione di magliette. Ma in questo processo, abbiamo voluto includere il fatto che siamo sempre stati radicati nel nostro Paese, volendo aiutare le persone, amare gli altri. Così, l’azienda ha iniziato con il progetto “Lempira”.

Con il Movimento dei Focolari andavamo spesso alle discariche per aiutare le persone che ci vivevano, ma volevamo fare qualcosa di più. Così, abbiamo creato il design di una maglietta con l’immagine di Lempira (NDR: il leader indigeno, eroe nazionale di origine Maya-Lenca, che ha combattuto contro gli spagnoli nel 1530, durante il periodo della conquista. Oggi la moneta honduregna si chiama “Lempira”), un’immagine che rappresenta tutti gli honduregni. Con il ricavato della vendita di questo prodotto aiutiamo 200 famiglie, e consegniamo gli aiuti quattro volte all’anno. È stato un boom! Altre aziende hanno voluto aderire attraverso donazioni in denaro o di prodotti. I medici si sono uniti anche per formare brigate mediche, le farmacie hanno donato medicine e i volontari si sono messi a disposizione per le consegne. Le persone che aiutiamo sono molte, ma quasi il 90% di loro ha una particolarità: sono madri single che devono sostenere una famiglia.

Tutti questi prodotti e servizi non hanno nulla a che fare con ciò che Galeano, la vostra azienda, produce, vero?

Per niente, quello che facciamo sono magliette e caffetterie. L’importanza dell’azienda è che serve da ponte per raggiungere le persone bisognose.

Senza dubbio, Galeano non è un’azienda convenzionale. Non solo per i prodotti che vende, ma anche per il motore che la guida. Cosa sperimenti attraverso queste iniziative?

Sperimento un boomerang in cui sento che tutto ciò che diamo, alla fine, si moltiplica. Dare e condividere è stato senza dubbio ciò che ha fatto crescere la nostra azienda. Molte persone si uniscono al progetto e ti fanno crescere. La nostra filosofia è sempre stata quella di aiutare, e la viviamo dal rapporto con i nostri collaboratori, consapevoli di essere tutti uguali e di essere una cosa sola. All’interno dell’azienda, i dipendenti sono felici di sapere che stanno lavorando per un progetto che ha un significato e per cui vale la pena spendersi.

Qual è l’ingrediente fondamentale della tua azienda?

L’ingrediente principale è l’amore. Penso che se ci sentiamo tutti parte dello stesso progetto e uniamo le forze, siamo capaci di molte cose, capaci di cambiare il mondo.

 


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