Workshop
I giovani sono il futuro? C’è chi sta scrivendo il presente
Cosa c’è dietro una lettera che pone l’attenzione sulla piaga dell’azzardo e della ludopatia?
«Non potevamo limitarci ai percorsi sulla legalità organizzati dai docenti durante le ore scolastiche. Dovevamo iniziare a guardarci intorno, a trattare concretamente dei problemi sociali legati anche alla nostra città», racconta Alice 17 anni. Grazie al sostegno di alcuni docenti, il gruppo dei “Kopernicani attivi” – come amano definirsi i liceali coinvolti – da circa quattro anni muove i propri passi dall’interesse per la legalità e dalle tematiche ad essa legate: immigrazione, politica, ambiente, cultura, informazione. Sulla base di queste s’incentrano i testi di cui i ragazzi del laboratorio teatrale si fanno sceneggiatori e attori.
Il rapporto con le istituzioni e le associazioni. Diverse le attività che li hanno visti protagonisti o compartecipi insieme ad altre realtà locali. Sono stati al fianco di associazioni nel promuovere l’accoglienza e l’integrazione dei cittadini stranieri nella società. In materia di ambiente e di immigrazione, hanno trovato consenso e sostegno economico nel Comune di Prato, con cui sono stati avviati progetti volti alla difesa del bene comune e alla realizzazione di opere religiose per i fratelli musulmani.
Due le esperienze più recenti e altrettanto importanti. La partecipazione alla prima edizione del seminario civile “Sincronie” nell’ambito del Festival “Armonia fra i popoli: Danzare la Pace”, che ha visto il coinvolgimento di 13 comuni toscani che hanno concesso il patrocinio, il sostegno concreto di molte associazioni (tra cui Unicoop Firenze, Associazione Polis, Libera – Toscana, ed altre), nonché tanti ragazzi delle scuole superiori della regione Toscana. La raccolta di circa 2000 euro destinati alle popolazioni terremotate della zona di Amatrice, ad inizio anno scolastico, a seguito di un’azione di sensibilizzazione diffusa all’interno dell’Istituto Copernico.
I frutti del bagaglio esperienziale. Racconta Abdullah (17 anni), studente musulmano del Liceo Copernico, di origini pakistane, che vive dall’età di 3 anni a Prato, con la propria famiglia:«Sono cresciuto tanto negli ultimi mesi grazie ai “cittadini attivi”, e con altri miei compagni abbiamo deciso che non potevamo restare a criticare dall’esterno, dovevamo contribuire dal didentro. Da qui, la mia candidatura a Rappresentante di Istituto per cercare di cambiare ciò che a scuola non va e coinvolgere sempre più studenti, sulla scia dell’esperienza vissuta con i cittadini attivi».
Cosa richiede ad un adolescente un progetto di questo calibro? «Passione, tempo e responsabilità nel fare le cose insieme, come una famiglia. Serve “essere speciali” per affrontare e gestire determinate situazioni!» ha confessato la diciottenne Eleonora. Ma c’è chi guarda ancora più lontano: «In un’ottica futura, spero che i miei figli crescano in una società migliore di quella che è stata lasciata a me!» afferma Gaia di appena 15 anni.