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Insieme per l’Europa 2018 a Praga
Praga, la capitale della Repubblica Ceca, ospiterà, dal 15 al 17 novembre l’incontro annuale degli amici di “Insieme per l’Europa”.
Beatriz Lauenroth è una giornalista e anche una delle animatrici di “Insieme per l’Europa”, libero convergere di comunità e movimenti cristiani – oltre 300 – di diverse Chiese che, in rete, agiscono con obiettivi condivisi per il Vecchio Continente, promuovendo una cultura della reciprocità attraverso la quale, i singoli e i popoli possono accogliersi, conoscersi, riconciliarsi e sostenersi vicendevolmente.
Beatriz è davvero una cittadina d’Europa: tedesca di nascita, ha trascorso gli ultimi dieci anni in Olanda e i precedenti venti, nientemeno che in Russia, della quale racconta:«Lì, ho perso il mio cuore. Mi sono innamorata di quel paese e dei bei rapporti che ho potuto costruire con le persone».
A lei chiediamo di spiegarci come è nato il percorso di “Insieme per l’Europa”.
«Personalmente, penso che tutto abbia avuto inizio il 30 maggio del 1998,» ci racconta «quando Giovanni Paolo II invitò in Piazza San Pietro tutti i movimenti e le nuove comunità ecclesiali. Lì, Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, sentì di impegnarsi con il Pontefice per promuovere l’unità tra i movimenti cattolici. Poi, un ulteriore passo in avanti, nel 1999, per la precisione il 31 ottobre, quando ad Augsburg, in Germania, fu firmata la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, dalla Federazione Luterana Mondiale e dalla Chiesa cattolica romana».
Si tratta di un evento storico per il cammino ecumenico e lì, ad Augsburg, spiega Beatriz, scatta qualcosa: «In molti, quella stessa sera, si ritrovarono nella vicina Ottmaring, sede della cittadella ecumenica dei Focolari. C’era Chiara Lubich ed altri rappresentanti dei movimenti come Andrea Riccardi, di Sant’Egidio, e anche protestanti, come Helmut Nicklas, responsabile dell’YMCA di Monaco (Associazione ecumenica di giovani cristiani). Si dissero: troviamoci, conosciamoci e iniziamo a lavorare insieme!».
Quel primo tratto di cammino fatto insieme portò in seguito, alle grandi manifestazioni di “Insieme per l’Europa” del 2004 e del 2007, che si svolsero a Stoccarda; più tardi, nel 2012, in 152 città contemporaneamente, con fulcro a Bruxelles e, nel 2016, in una piazza centrale di Monaco di Baviera.
Da allora, il cammino non si è mai interrotto e, nel 2016, “Insieme per l’Europa” si è svolto a Monaco, in Germania, con 36 tavole rotonde e forum per condividere esperienze, buone pratiche e prospettive su altrettante tematiche riguardanti l’Europa. Nel novembre 2017, l’incontro degli amici di Insieme per l’Europa è giunto a Vienna, città ponte tra Est e Ovest.
«Lì, a Vienna, hanno parlato rappresentanti della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Russia, della Polonia, raccontando della loro esperienza» spiega Beatriz «E tu vedevi che l’Est non era l’Est che si immaginavano gli occidentali. Per questo il dialogo che si sta aprendo tra Est e Ovest, questa nuova pista, penso sia fondamentale per esprimere un’Europa unita».
Ora un passo più in là, in questi giorni, questo libero consesso di movimenti e comunità cristiane si ritrova a Praga, in occasione dell’anniversario dell’inizio della cosiddetta “Rivoluzione di velluto”, la rivoluzione non violenta che, nel 1989, rovesciò il regime comunista cecoslovacco: «È una coincidenza che interpella fortemente gli amici di Insieme per l’Europa, per rinnovare il nostro comune impegno, quello di portare nella cultura post-secolare lo spirito dell’umanesimo cristiano, offrendo così il nostro contributo nel dare vita e forma ad un’Europa più unita».
Al di là delle paure e dei pregiudizi pesantemente presenti in questo momento, in modo particolare tra i Paesi-membri dell’Unione Europea, si vuole testimoniare che il cammino verso un’Europa “casa delle nazioni e famiglia di popoli” non è un’utopia.
Apriranno il convegno di Praga, il rinomato teologo-filosofo ceco Tomas Halik, amico personale di Vaclav Havel, primo presidente della neo-costituitasi Repubblica Ceca dal 1993 al 2003, e poi, Jaroslav Sebek, membro dell’Istituto Storico dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, e Pavel Fischer, politico ceco emergente.
Interverranno con riflessioni e testimonianze anche i responsabili e i rappresentanti di diversi Movimenti, Comunità e Associazioni, per ricordare insieme un’altra Europa, l’Europa delle grandi speranze e promesse che sorgono dal ricco patrimonio di una molteplicità etnica, sociale, culturale, che tende alla comunione e al dialogo.
L’avvenimento a Praga diventa così una tappa importante nella storia di Insieme per l’Europa, che continua ad impegnarsi per un’Europa più unita, più giusta, e più fraterna. L’appuntamento sarà anche un’eccellente occasione per prepararsi insieme alle prossime elezioni del Parlamento Europeo.
«La cosa bella è che si parla spesso dei Padri Fondatori d’Europa, di Schuman, De Gasperi e Adenauer,» conclude Beatriz «i giovani a noi dicono: fateci lavorare con voi, così l’Europa dei padri diventerà anche l’Europa dei figli e delle figlie, insomma, l’ideale di un’Europa unita non è qualcosa di vecchio o morto, ma è attuale e più vivo che mai».
Per informazioni:
Centro Mariapoli, Mladoboleslavská 667
190 17 Praga 9 – Vinoř, Repubblica Ceca
Tel. +420 286 007 711
email: cmpraha@espol.cz