Workshop
LA CAMPAGNA #DARETOCARE A MALTA
A Malta la campagna #daretocare è molto attiva, e coinvolge diverse ONG che operano sul territorio. La Pandemia da Covid-19 è stata l’occasione per creare una rete tra diversi soggetti che sull’isola lavorano per chi ha più bisogno, cercando di intercettare risorse, necessità e attese della comunità. Glenn Bugeja fa parte della comunità del Movimento dei Focolari a Malta, ed è tra i protagonisti della campagna. A due anni dagli inizi, Glenn racconta il valore di questa esperienza in un’intervista a Sandra Cortis per il sito focolaremalta.org.
Sandra
Glenn, grazie di essere venuto questo pomeriggio a condividere la tua esperienza riguardo alla campagna “Dare to Care” (“Osare prendersi cura”) con la comunità di Malta dei Focolari.
Glenn
Grazie per quest’opportunità. Come è accaduto per molti, la situazione della pandemia da Covid ci ha fatto pensare a come reagire e come continuare a vivere concretamente il Vangelo. In quel periodo c’erano molte richieste di cibo da parte di varie ONG e si stavano creando molti banchi alimentari, quindi abbiamo pensato che fosse l’occasione giusta anche per noi di dare una mano.
Così abbiamo iniziato con una raccolta mensile tra di noi, che poi si è estesa a parenti e amici. L’ultimo sabato di ogni mese raccoglievamo il cibo per una diversa ONG. Mandavamo un avviso alla nostra gente. Contattavamo le ONG per chiedere di che cosa avessero bisogno: per esempio, c’erano gli ONG a cui serviva soprattutto materiale igienico anziché cibo, perché avevano ricevuto abbastanza alimenti il mese precedente.
Così abbiamo avuto l’opportunità di creare legami e contatti con queste varie ONG. Poi abbiamo invitato i membri del Movimento dei Focolari, con i loro parenti e amici, a portare gli oggetti raccolti alla nostra struttura, chiamata “Centro Focolare” e a passare un po’ di tempo insieme. È stata un’opportunità anche per conoscerci reciprocamente.
Alcuni suggerivano “Perché non lo facciamo due volte al mese a?”Tuttavia ci siamo resi conto che era opportuno farlo una volta al mese, per essere sicuri di riuscire a farlo: ed è sempre stato un successo.
Sandra
Le persone hanno partecipato per colmare le necessità della comunità in tantissimi modi, non solo con la raccolta di cibo. Personalmente credo che la condivisione delle buone pratiche aiuti moltissimo e dia un raggio di speranza; ci incoraggia quando sentiamo degli altri, di cosa succede, di cosa uno sta facendo. Come è stato tradotto questo alla comunità, a noi che siamo cittadini Maltesi?
Glenn
Si, come hai menzionato, la nostra gente era pronta ad aiutare in tutti i modi e con tutti i mezzi. Mi ricordo un’esperienza particolare di una nostra volontaria: ha offerto la sua seconda casa ad una persona che aveva incontrato alla fermata dell’autobus. A questa persona serviva una casa dove abitare poiché era stata costretta dall’inquilino precedente ad andarsene. Venuto a conoscenza di questa esperienza di generosità mi sono chiesto: “Sarei pronto anch’io a fare questo gesto?”.
La nostra comunità ha cercato di sostenerla in tutti modi e con tutti i mezzi. E noi raccontiamo queste esperienze, condividendole sul nostro sito. Abbiamo anche creato una pagina “Dare to Care” dove condividiamo con la nostra gente molte azioni e buone pratiche per prendersi cura degli altri.
Sandra
C’è stato anche uno Webinar , risultato della collaborazione e delle relazioni che abbiamo costruito in quest’anno in particolare…
Glenn
Quando stavamo discutendo su quali attività fare per la Settimana Mondo Unito abbiamo avuto l’idea di fare uno Webinar invitando tutte le ONG con cui avevamo lavorato in passato, per un momento di scambio. Abbiamo dato loro l’occasione di presentarsi, di presentare il lavoro che fanno e di raccontare di come il nostro contributo le abbia aiutate. Era una buona opportunità per far conoscere meglio queste associazioni alla nostra comunità, mostrando il lavoro spettacolare che fanno, ma era anche l’occasione, per queste ONG, di conoscersi e di sperimentare come possano collaborare insieme.
Ci hanno rigiraziato per le nostre donazioni, e per averli contattati, chiedendo nel dettaglio di cosa avessero bisogno, e hanno dimostrato la loro gratitudine in molti modi, specialmente postando lettere di apprezzamento con foto della nostra raccolta sulle loro pagine Facebook o i loro canali social. Anche la nostra ultima raccolta è stata molto apprezzata da una ONG particolare e ci hanno raccontato che molte famiglie colpite dal Covid beneficiano ancora oggi delle donazioni e dei nostri contributi mensili.