Un lavoro iniziato un anno fa perché occorre prima individuare un’angolo della periferia a cui dedicarsi; sancire i dovuti accordi con le autorità del luogo e soprattutto intessere rapporti durante l’anno con le comunità del luogo per capire esigenze e bisogni.

E da lì si parte: le aule di una scuola si trasformano in improvvisati dormitori; la sala di rappresentanza della cittadina cambia funzione in mensa di giorno e luogo d´incontri di sera. Le chiese spesso abbandonate, poi, si animano durante il giorno con i canti nelle messe e di silenzio per l’adorazione della sera.

Tre anni nella stessa regione, poi, si cambia destinazione. Ma nel lungo termine ad avere benefici: i giovani del posto, con l’aiuto dei sacerdoti, continuano questo progetto.
“Sono qui la quinta volta e vengo per riposarmi dall’ufficio dove lavoro – ci dicono –: meglio che stare sulla spiaggia. Qui conosco tanti giovani e aiuto alla gente”.