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Un appello per la Terrasanta: ai bambini di Gaza occorrono le cure necessarie

Foto de Musa Zanoun en Pexels

Parte da Firenze (Italia), dichiarata dall’ONU città messaggera di pace, un appello per la pace e una raccolta fondi per la cura delle bambine e dei bambini di Terrasanta.

Si concluderà l’8 dicembre 2021 la raccolta fondi per la cura delle bambine e dei bambini di Terrasanta, promossa da tre associazioni fiorentine che portano il nome del sindaco Giorgio La Pira, profeta di dialogo e di pace: Fondazione La Pira, Centro Internazionale Studenti e Opera Gioventù Giorgio La Pira, in collaborazione con il Movimento dei Focolari Italia. Firenze “città messaggera di pace”, come è stata dichiarata dall’ONU nel 1987, è epicentro simbolico di questa iniziativa; una città che, anche come libera espressione della società civile, ha qualcosa da dire di fronte alle contraddizioni e alle ferite del nostro tempo.

L’appello e la raccolta fondi erano nati all’indomani delle ultime ostilità in Terrasanta, con il suo pesante bilancio di vittime e di feriti. Il 21 maggio scorso, il Governo israeliano e Hamas hanno dichiarato l’immediata cessazione delle ostilità, e così, i missili e le bombe si sono fermati. Ma il bilancio di 11 giorni di conflitto è stato drammatico, con l’aumento della percezione di insicurezza, in Israele e, a Gaza, con una popolazione ridotta allo stremo e bisognosa di un piano di aiuti.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso (UNRWA) ha dichiarato che il 70% della popolazione di Gaza è stata in varia misura colpita, e che servono 38 milioni di dollari per l’immediata assistenza dei rifugiati che hanno perso la casa e i mezzi di sopravvivenza.

Inoltre, occorrono indispensabili iniziative politiche orientate al dialogo tra israeliani e palestinesi che rimettano al centro dell’agenda internazionale la questione palestinese, per eliminare le cause che hanno prodotto negli anni, in Israele e in Palestina, crisi, violenze e guerre.

«In seguito alla grave crisi di quest’area così strategica per il destino del mondo, ci ha colpiti in particolare la sofferenza dei bambini – spiegano i promotori dell’appello e della raccolta fondi -, da qui nasce la nostra piccola proposta dell’Appello e della raccolta fondi da destinare, senza intermediari, a due Istituzioni presenti in loco, note per la loro opera nella cura dell’infanzia ferita: il Programma di Assistenza Sanitaria e Psicologica per Donne e Bambini della Missione Pontificia per la Palestina, a Gaza, ed il progetto “Saving Chidren” del Centro Shimon Peres per la Pace e l’Innovazione, di Tel-Aviv».

Per leggere l’Appello, le adesioni e offrire sostegno, c’è tempo ancora solo fino all’ 8 dicembre 2021.

Spiegano ancora i promotori, sottolineando il significato del loro accorato appello:

Consapevoli di seguire un pensiero ingenuo, ci siamo detti che per fare la pace occorrono oltre al realismo, fantasia politica e pensieri fatti col cuore. Oltrepassando le ragioni e i torti, vanno posti al centro le bambine e i bambini, senza distinzione, vittime innocenti e ignare.

Di fronte alla violenza, occorre guardare la sofferenza reale e concreta dei bambini e delle bambine che per primi pagano il prezzo delle ciniche politiche militari dei governi o delle dirigenze politiche, quasi indifferenti delle loro sofferenze, delle morti, dei traumi psicologici, molto più difficili da rimarginare delle ferite fisiche.

La nostra è una piccola azione di rete, commisurata alle nostre forze. Ma acquista valore e significato in quanto è un’Azione che si aggiunge a un coro numeroso di tante altre azioni, composto da persone e forze della società civile internazionale che hanno a cuore il Medioriente pacificato, considerandolo il luogo che contiene tutto il nostro mondo”.

SOTTOSCRIVI L’APPELLO E PARTECIPA ALLA RACCOLTA FONDI

Foto di hosny_salah_pixabay

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