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Un cordone umano di 620 chilometri
Di Ravindra Chheda.
Enorme manifestazione contro l’integralismo religioso nello stato del Kerala promosso dal Left Democratic Front. Il governo centrale di Modi appoggia, invece, i settori tradizionalisti contrari che intralciano l’applicazione di una sentenza della Corte suprema
Da vari mesi è in corso una controversia piuttosto accesa attorno ad uno dei luoghi sacri più famosi e frequentati dai fedeli indù nel sud India.
Si tratta del tempio di Sabarimala dedicato a Lord Ayyappan, una delle divinità induiste più popolari nel grande Paese asiatico.
In questa località dello stato del Kerala si crede che Ayyappan abbia ucciso la potente demone Mahishi. Sono milioni i fedeli che ogni anno si recano in questa zona montuosa del Kerala, spesso anche camminando per settimane con un aspetto dimesso, vestendo in nero, senza lavarsi e mangiando quanto possono per prepararsi con un periodo di penitenza all’incontro per festeggiare la divinità.
Questo centro religioso da mesi è al centro di una controversia che, in effetti, dura da anni ma che ha visto una recrudescenza a causa di una decisione della Corte Suprema Indiana che alcuni mesi fa ha deciso che le donne in età fertile, alle quali fino ad ora era proibito di entrare, debbano essere ammesse come gli uomini e le donne più anziane o quelle che non hanno raggiunto la pubertà.
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