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Un rapporto dell’ONU sollecita un maggiore impegno nella prevenzione della violenza per i bambini dell’Africa
Il rapporto è stato presentato in una conferenza stampa co-organizzata dalla Missione Permanente della Zambia alle Nazioni Unite, l’Unione Africana, l’Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale sulla Violenza contro i bambini, e il Forum sulla Policy dei Bambini Africani (African Child Policy Forum – ACPF).
Anche se riconosce i notevoli progressi compiuti in tutta l’Africa e alimentati dalla ratifica di strumenti internazionali e sui diritti dei minori da parte degli Stati africani, il rapporto ammette anche che tali progressi possano essere ostacolati dalla scarsa attuazione di leggi e politiche, servizi sociali dotati di poche risorse e uno scarso organico, e pratiche dannose che rimangono integrate nelle antiche tradizioni delle comunità.
Le conquiste realizzate in tutto il continente a favore dei diritti dei bambini fino a ora sono state notevoli. Il rapporto infatti rileva che Paesi come l’Angola e l’Etiopia hanno fatto grandi sforzi per integrare delle misure anti-violenza contro i bambini all’interno dei loro programmi di sviluppo. Nel frattempo, in Kenya, Tunisia, Sud Sudan e Togo le punizioni corporali sono state proibite. Tutti i Paesi africani hanno misure di legge che criminalizzano la violenza sessuale, l’abuso e lo sfruttamento.
Il rapporto, che esamina la prevalenza e rilevanza di diverse forme di violenza contro i bambini in contesti diversi in tutta l’Africa, avanza tuttavia una serie di raccomandazioni al fine di consolidare ulteriormente i miglioramenti già realizzati nel campo del benessere dei bambini, tra cui il rafforzamento del quadro giuridico e delle politiche nazionali atte a vietare la violenza contro i bambini in tutte le sue forme e la creazione di meccanismi di prevenzione e risposta, e a rafforzare lo sviluppo di sistemi di protezione efficaci.
Raccomanda inoltre di costituire e sostenere programmi e servizi nazionali efficaci per proteggere i bambini dalla violenza; lo sviluppo di strategie di difesa basate sull’evidenza e l’attuazione di una campagna pan-africana per modificare gli atteggiamenti e comportamenti che ammettono la violenza contro i bambini nelle società africane; e di garantire il coordinamento e la sinergia tra attori nazionali, pan-africani e globali – un passo fondamentale affinché il rafforzamento dei sistemi di protezione dell’infanzia sia completo, ben coordinato e dotato di risorse adeguate.
In un comunicato che segna il lancio del rapporto, Marta Santos Pais, rappresentante speciale del Segretario Generale sulla Violenza contro i bambini, ha sottolineato che la libertà dalla violenza rimane “fondamentale per il raggiungimento di un futuro sostenibile in cui ogni bambino possa crescere sano, forte, ben educato, culturalmente sensibile e protetto in maniera efficace”.
“Garantire che la protezione dei bambini dalla violenza resti al centro dell’agenda per lo sviluppo post-2015”, ha dichiarato la signora Pais, “è fondamentale per salvaguardare la sicurezza e lo sviluppo dei bambini, per raggiungere il progresso sociale in tutte le regioni e per costruire un mondo a misura di tutti i bambini.”
Fonte: UN.org